CAMPIONATO UNDER 13 , GIRONE SILVER , 6° GIORNATA ANDATA
AZZANESE BASKET STEZZANO- ROVAGNATE 32-48
(4-12, 20-25, 28-33, 4-15)
AZZANESE BASKET STEZZANO: Bertazzoni 2, Brevi 2, Cossavella 2, Facoetti , Goisis , Gotti 2, Locatelli 6, Lorenzi 10, Signori 2, Moreira 6, Pedretti. All. Padova
ROVAGNATE: Cogliati , Colombo 5, Dell’Orto 2. Habashi, Lucherini 2, Malacrida 16, Medrea, Montani, Moscatelli 5. Ripamonti 6, Sottocornola 2, Venturetti 10. All. Barbieri Ass. Ripamonti
Arbitri: Martoni/Fratter G.
Nel turno infrasettimanale gli Under 13 ospitano il Rovagnate, formazione la fisicata formazione di Rovagnate, tra le più forti del girone.
L’inizio è tutto di marca ospite: pur con l’assenza importante per Rovagnate di Bonalume, Ripamonti e Colombo sono concreti negli 1 c 1 al ferro, sfruttando la fin troppo libera area di casa. Al contrario i nero-blu provano a tenere il ritmo alto, ma alcune palle perse e la fin troppo imprecisione al tiro costa subito caro, tanto da concedere il primo importante break ai Lecchesi.
Nel secondo parziale sembra cambiare totalmente la musica, con Bertazzoni e compagni che alzano l’intensità difensiva, e qualche recupero e buona soluzione costruita collettivamente, anche con tiri da fuori, permette ai nero-blu di rifarsi sotto e tornare ampiamente in scia degli ospiti, nonostante un mini-parziale finale con il totem venturetti.
Dopo l’intervallo il match è ampiamente in bilico: Rovagnate mantiene la testa del match con il positivo Malacrida, Locatelli e compagni rispondono ma faticano a trovare spazi nella chiusa ed intasata area avversaria, e le tante soluzioni da fuori non vanno a buon fine. Nonostante questo il punteggio a dieci minuti dal termine segna 33 a 28 per Rovagnate.
I primi cinque minuti dell’ultimo quarto vedono le due formazioni rispondersi a vicenda, e rimanere ancora sulla stessa distanza, ma i padroni di casa pagano un dazio pesante a livello di falli con tanti giocatori out per falli (per poco controllo motorio) e già in bonus, e Rovagnate ne approfitta prendendosi anche con merito l’inerzia del match.
Qui i nero-blu perdono lucidità e spengono la “luce”: i troppi egoismi personali nella volontà di voler recuperare immediatamente si rivelano un boomerang incredibile per Brevi e compagni che vengono letteralmente rispediti lontano dai lecchesi che possono festeggiare l’incontro.
Una partita sicuramente difficile nella sua interpretazione: da una parte apprezzabile la volontà del gruppo di fare ulteriori passi in avanti per buona parte nel match, nel cercarsi e trovare soluzioni di squadra contro una formazione che , giusto o sgagliato che sia, porta avanti una tattica difensiva chiara, dall’altra proprio il non essere riusciti a farlo con continuità per quaranta minuti e aver ceduto mentalmente prima che tecnicamente e fisicamente nel momento di maggior bisogno non può che essere una problematica che si può risolvere solo con l’allenamento e l’esperienza.
Vietato “fasciarsi” la testa, ma andare avanti per questa strada, le difficoltà che i match ci propongono ci devono stimolare a migliorarci tecnicamente e mentalmente, per poi risolverli sul campo, insieme.
Nota a margine: non ci sentiamo certamente moralisti nè vogliamo porci su livelli “umani” diversi….ma ci viene difficile tollerare e non condannare certi atteggiamenti, ancora di più in un campionato giovanile (molto giovanile), dove gli arbitri sono gentili volontari/istruttori della propria società, e dove , a prescindere dalla competitività dei ragazzi (che lo sono già di loro, chi più chi meno) , gli obbiettivi primari esulano dal risultato e dalla classifica.