La Seconda divisione ha affrontato nelle ultime due settimane tre sfide.
La prima, contro Dalmine, è stata una gara piuttosto “cattiva”, con i ragazzi di Coach Barcatta che hanno provato a fare il massimo ma si son trovati di fronte una squadra particolare: play e centro molto esperti e “sgamati”, mentre la nostra poca esperienza, unita ad alcuni problemi in fase di marcatura e difesa, hanno permesso al CRAL di vincere la sfida pur non facendo una partita ad alti livelli. Sono mancati convinzione e determinazione, armi che ci avevano permesso di vincere le scorse partite. Una prima sconfitta che prima o poi sarebbe potuta arrivare, contro un avversario che però non ha dato l’impressione di avere molto più di noi.
Dopo una settimana a rimuginare sugli errori commessi contro Dalmine, ecco che Giovedì si va a Costa di Mezzate per la sfida contro EBG, squadra che non ha raccolto molti punti fino a qui.
Eppure, nonostante si venisse da una sconfitta, la squadra parte contratta, quasi impaurita. La difesa non reagisce compatta e in attacco continuano i problemi a gestire la palla e ad avere tranquillità. Mancano gli spunti individuali e al tiro sembriamo come convinti già di sbagliare. Il timeout del primo quarto e la rimproverata di coach Davide rimette le cose a posto, con un parziale di 22-6 che rimette la partita su un binario più favorevole.
Nel secondo tempo i ragazzi non riescono a fare la differenza e nonostante tante occasioni, non riusciamo a sfruttarle per creare il divario necessario a mettere la partita “in cascina”. Insomma, alla fine si vince ma senza convincere…
Ecco quindi che Domenica contro Excelsior, in casa nostra, ci si presenta il conto di questo periodo “no”. La squadra gioca senza eccellere in difesa (troppe volte saltati al primo palleggio e gli aiuti troppo tardi da parte dei compagni) nè in attacco (troppe conclusioni da sotto sbagliate e troppa paura di andare al tiro). Eppure siamo avanti di 6 all’intervallo. Senza aver mai dimostrato di poter fare la differenza come invece è nelle nostre capacità.
Il terzo quarto comincia con più voglia e determinazione, ma svanisce quando in attacco il pallone non entra: ecco arrivare paura, timore di sbagliare, incertezza in difesa. Tutti ingredienti che permettono ad Excelsior di rimanere in partita, fino all’ultimo quarto.
Qui si consuma il più classico degli “harakiri” sportivi: l’aggressività difensiva sui portatori di palla e una difesa più “tosta” (unita ai nostri continui errori in attacco) fanno rientrare gli ospiti fino al +2 a poco dal termine. Riusciamo a pareggiare con due liberi, sull’ultima azione difendiamo bene e ci portiamo in attaco; gli avversari a 10 secondi dal termine ci rubano palla e vanno in contropiede. Mancano pochi secondi….3…2…1…tiro avversario….0.
Finita? No, franiamo addosso all’uomo con la palla e l’arbitro assegna giustamente il fallo. Due tiri liberi senza possibilità di giocare. Il primo libero esce, il secondo no.
Sconfitta amarissima, che fa molto male perchè abbiamo dimostrato ad inizio stagione di essere più di questo, più di quella squadra che ha giocato le ultime tre gare e che ha perso due partite.
Siamo migliori e lo dimostreremo. Siamo più forti e se ne accorgeranno. Ora sotto come sempre ad allenarsi perchè Domenica c’è una partita importantissima contro La Torre che non possiamo fallire. Anche per chiudere il 2017 con il sorriso e con una fetta di panettone per tutti i tifosi che da inizio anno ci stanno seguendo.
Forza Seconda!!! Non molliamo!!!