Bellissime notizie arrivano dal settore Federale Nazionale: Soma Abati Tourè è nei 12 che parteciperanno all’Europeo U16 di Novi Sad che avrà inizio questo venerdi alle 20.30 contro la Francia (per guardare la partita vai su https://www.facebook.com/FIPufficiale/ ). Una chiamata relativamente inaspettata per Tourè (QUI la convocazione ufficiale), presente nei vari raduni e tornei degli ultimi mesi : Soma avrà modo quindi di confrontarsi con i più forti giocatori del vecchio continente, e alcuni dei maggiori prospetti mondiali, oltre che il poter vivere un altra fantastica esperienza non solo di gioco. Complimenti anche ad un altro ragazzo , Luca Manenti, cresciuto nel Basket Verdello e da questa stagione in Bluorobica, che farà parte anche lui della spedizione azzurra: una bella notizia quindi per tutto il basket bergamasco che porta ben due giocatori nella massima rassegna continentale (per seguire tutti i risultati clicca su : http://www.fiba.basketball/europe/u16/2018 ) Una notizia che quindi non può che rendere d’orgoglio la nostra società e il settore minibasket, che ha visto crescere Soma nei primissimi anni , prima del suo positivo percorso in Bluorobica. A lui, Manenti, e a tutta la nostra Nazionale non possiamo che fare un grosso in bocca al lupo! Forza Azzurri!
Categoria: Stagione 2018/2019
Sarà una domenica speciale quella del 19 agosto , fortemente voluta da tutto lo staff Divertibasket e noi abbiamo voluto dare un nome speciale a questa giornata: NO LIMITS DAY Per l’occasione il PalaNozza sarà teatro di un evento davvero importante e storico per la nostra società: ospiteremo infatti un clinic di pallacanestro, dove la squadra femminile del college di Wake Forest (https://www.facebook.com/WakeWBB/) , in tour in Italia per una serie di amichevoli , farà un allenamento di pallacanestro insieme a tantissimi nostri atleti (dal 2004 al 2006 maschile, dal 2005 al 2007 femminile) , che avranno quindi la possibilità di stare in campo, allenati dallo staff della squadra americana, insieme a giocatrici di altissimo livello e profilo internazionale, tra cui l’attesa e sempre amatissima Elisa Penna. Perchè “NO LIMITS DAY“: – Perchè solo attraverso l’allenamento constante puoi migliorarti e superare i tuoi limiti -Perchè “abbatteremo” le distanze, confini e limiti tra Italia e America, tra Bergamo e Wake Forest: tutti insieme, nella stessa palestra, senza distinzioni di età, colore, sesso, per un momento fondamentale di condivisione, di miglioramento, di conoscenza, di gioco -Perchè sarà un allenamento davvero speciale….e non ci saranno linee e limiti da rispettare! Il conto alla rovescia è già partito….. DOMENICA 19 AGOSTO, ORE 17.30 , NO LIMITS DAY: TUTTI AL PALANOZZA!
Dopo aver intervistato “Zanna”, non possiamo che pubblicare quella di un suo stretto collega, nonchè amico (e a volte anche nemico) : stiamo parlando ovviamente di Davide Barcatta! Davide è sicuramente uno dei personaggi più riconosciuti nello staff Divertibasket, capace di variare in questi anni dal minibasket, al giovanile fino al mondo dei senior. Lo abbiamo intervistato in questi giorni (corrompendolo con un paio di cene ovviamente), buona lettura! Ciao Davide, è terminata poco tempo fa la tua stagione da capo-allenatore , raccontaci la tua esperienza! Ciao Divertibasket, è stata una stagione veramente entusiasmante; a distanza di un anno penso di poter dire che la seconda divisione si sia rivelata un “progetto” vincente. Un progetto che all’inizio presentava tantissimi punti interrogativi e una solida certezza: le qualità umane dei ragazzi con cui avrei potuto lavorare nel corso della stagione. In pochissimo tempo si è creata la giusta chimica tra tutte le componenti: in palestra ci si allenava con grande impegno grazie alla grande disponibilità e coesione della squadra. Nel girone d’andata, terminato a 2 soli punti dalla capolista , abbiamo avuto ottime sensazioni a livello di crescita e amalgama collettiva.Nel girone di ritorno abbiamo incontrato qualche ostacolo in più: difficoltà fisiologiche ed ampiamente prevedibili per una squadra nuova, e gli infortuni magari non c’hanno aiutato , ma al di là di questo ciò che più mi ha colpito è stato il modo in cui il gruppo ha reagito ad ogni ostacolo, senza mai cercare facili alibi e trovando dentro di sé la forza per superarli. Infine i playoff… non importa la categoria in cui si gioca, i playoff trasmettono sempre e a tutti delle emozioni indimenticabili. Abbiamo terminato la stagione in gara 3 con Presezzo, con l’amaro in bocca per l’eliminazione ma con la consapevolezza e l’orgoglio di poter dire di aver dato il 100% fino alla fine. Da qui bisognerà ripartire. L’anno prossimo, oltre il gruppo 2003, allenerai ancora la Seconda divisione: che obbiettivi ti poni con entrambi i gruppi? Per rispondere prendo in prestito un concetto dal libro di coach Krzyewski: “Dobbiamo abituarci a fare le cose al meglio delle nostre capacità. Se siamo in grado di farlo, il resto verrà di conseguenza. Cerco di non mettere troppa pressione sulla loro prestazione: i giocatori devono amare la loro performance. Voglio che scendano in campo sicuri delle loro capacità e che ogni membro della squadra pensi “posso farlo”. E’ un concetto vastissimo, un mix tra consapevolezza, determinazione e divertimento. Se riusciamo a passare questo messaggio, anche in piccola parte, otterremo una grande vittoria, a prescindere da ciò che dirà il tabellone finale. L’obiettivo primario per la Seconda Divisione era e rimane comunque l’organizzazione di un primo giro a Lourdes e sperare che sia sufficiente! Da un po’ di anni sei ormai “uno di noi”, racconta cosa vuol dire per te essere un allenatore dell’Azzanese, e quali sono invece i tuoi obbiettivi a livello personale per la prossima stagione Ebbene si, il prossimo sarà l’ottavo anno in questa società. E questo basta a spiegare l’enorme pazienza che c’è ad Azzano/Stezzano! La verità è che abbiamo creato un bellissimo gruppo tra allenatori e istruttori, stiamo bene insieme e ci divertiamo a fare quello che facciamo. Ogni anno cerchiamo di migliorarci, analizzando quello che è andato bene o meno bene nella stagione precedente, ci aggiorniamo e proviamo a offrire quella che ci sembra essere la proposta migliore per i ragazzi e per le loro famiglie. A livello personale, faccio riferimento alla risposta precedente: cercare di far sempre le cose al meglio. Significa, da un punto di vista di lavoro sul campo, impegnarsi per portare in palestra allenamenti sempre più stimolanti e con situazioni simil-partita. Extra-campo invece, far capire sempre più che giocare in questa società non significa fare 2-3 allenamenti, partita e stop. Bisogna viverla ed essere disponibili a partecipare alle varie iniziative: vale per tutti, ma in particolare per i ragazzi delle squadre senior. Se la Promozione e la Seconda si danno da fare, i più giovani li prendono come esempio e li “imitano”. E’ un circolo virtuoso. – Domanda extra: dicono che sei uno dei più “indomabili” quando ci sono le cene di staff dopo le riunioni. Sei carico anche per quest’anno? Con Zanna è sempre gran battaglia a tavola si dice! Ho letto la struggente intervista di Zanna (con attenzione particolare al capitolo cene) e ho percepito le difficoltà che sta riscontrando a portare avanti il suo compito; solo adesso mi rendo conto dell’enorme peso che sta portando sulle sue spalle. Ma vi posso confermare che è tutto vero!! In questi anni si sono viste scene incredibili: gente che va al sushi per prendere le patatine fritte, gente celiaca che si dimentica di esserlo, o chi millanta di essere a dieta ma una volta che si siede a tavola… Insomma, un lavoraccio. Per fortuna abbiamo un responsabile ad hoc che in modo molto democratico ascolta le proposte di tutti, per poi decidere autonomamente. Ovviamente sono un fiero sostenitore delle cene post-riunione, e sono particolarmente carico perché so che l’arrivo di Ale Padova (col suo proverbiale amore per uramaki e sashimi) ci aiuterà a perorare la nostra causa. Con la Seconda Divisione avete raggiunto i play-off, e sfiorato le finali , grazie anche ad un grande coinvolgimento di pubblico , quest’anno puntate a ripetervi? E’ stata in assoluto una tra le note più positive della nostra stagione. Fin dall’inizio abbiamo pensato a come coinvolgere più pubblico possibile, e partita dopo partita i risultati sono stati sempre più sorprendenti. Vedere tanti bambini del nostro minibasket e ragazzi delle giovanili sulle tribune ci ha dato sicuramente una carica extra, ma non vogliamo assolutamente accontentarci. Ci teniamo veramente tanto, il Palanozza deve essere una palestra sempre più “calda” (sempre con correttezza e rispetto per tutti) quando giocano le nostre prime squadre. Abbiamo già in mente tante nuove idee, anche se per ora non posso anticipare nulla: posso solo dire che la Domi&Vano Production è stata rinnovata per un’altra stagione….preparatevi…! -Un saluto finale: Un saluto a tutta l’Azzanese basket Stezzano, in particolare
Si dice che i numeri non contano….ma in questo caso ci piace pensare di si! Fino al 2013 i tesserati (famiglie) che hanno dato il loro 5 x 1000 alla nostra società erano poche decine, nel 2014 sono stati 103, nel 2015 erano 112 e nel 2016 sono stati ben 137. Una crescita importante e continua, come mostrano anche queste “statistiche”, che testimoniano ancora di più , se mai ce n’era bisogno, l’attaccamento e il legame che si è creato negli ultimi anni tra famiglie e società, non solo nel portare i ragazzi in palestra ed essere sempre più partecipi negli eventi del Divertibasket. Un contributo piccolo da parte delle famiglie, ma nel complesso significativo e fondamentale: grazie a queste cifre nella scorsa stagione , nonostante gli aumenti di costo della Fip, non abbiamo dovuto aumentare le quote d’iscrizione, e abbiamo potuto dare le tute ai nostri atleti a prezzi davvero ridotti. Come si suol dire….l’unione fa la forza! Un ringraziamento doveroso quindi ai nostri genitori….nella speranza di poter vedere questo dato crescere ulteriormente nei prossimi anni! Grazie !
Dopo aver ascoltato i nostri tre responsabili tecnici, oggi diamo voce ( per fortuna che lui è timido…) ad uno dei nostri allenatori di riferimento del giovanile: estroverso, disponibile, magnetico….si lo sappiamo , ha anche qualche difetto ma compensa tutto con il suo talento e la sua bravura! Signori e signore…..Michele Zanetti! Ciao Zanna, sei reduce da una lunga stagione che ti ha visto impegnato con 2 gruppi giovanili, come ti sei trovato e cosa ti porti dietro da queste esperienze da coach e nel rapporto con i ragazzi? Ciao a tutti, si sono reduce da un’annata decisamente lunga ed impegnativa, ma sicuramente entusiasmante e ricca di soddisfazioni personali e a livello d i squadra in entrambi i gruppi che ho avuto la fortuna, l’onore e l’onere ( ;D ) di allenare. Sia con il gruppo 2003 che con quello 2004 siamo riusciti a creare sicuramente un ottimo ambiente in palestra e se con il primo c’è stato bisogno di tempo per “prendersi” e trovarsi al meglio con il secondo c’è stato immediatamente più feeling visto che è già il secondo anno che li allenavo e sono un gruppo per cui è facile “affezionarsi” trasmettendo un’infinita voglia di stare in palestra ed impegnarsi. -Sappiamo che all’interno dello staff hai un ruolo molto importante, se non fondamentale, come responsabile delle cene post-riunioni . Quanto è difficile riuscire a conciliare tutti gli “appetiti” dei tuoi colleghi? Questo è sicuramente il ruolo di cui sono più orgoglioso. È stato creato per mettere d’accordo le varie bocche da sfamare dopo le riunioni del nostro super responsabile tecnico. Serviva qualcuno con polso e facile da picchiare in caso di buco nell’acqua e quindi mi sono offerto io. Purtroppo i gusti non combaciano quasi mai, ma con qualche escamotage si riesce sempre ad avere una buona presenza alle cene, che il 90% delle volte sono al sushi. E in quei casi siamo sempre io, Barcatta e Dominoni. Ma ogni tanto andiamo anche a mangiare del cibo minore per accontentare il resto del gruppo. Quest’anno hai anche avuto l’occasione di allenare come capo allenatore a Gorle in serie Csilver, che differenze hai trovato tra il mondo senior e quello giovanile e che consigli puoi dare ai nostri ragazzi per arrivare a quei livelli? Ho avuto proprio una bella opportunità, culminata con una salvezza diretta dopo due anni in cui si era andati ai Play Out. L’esperienza è stata di quelle che ti segnano, ma sicuramente la differenza maggiore sta nel rapporto tra insegnamento tecnico e tattico; nei senior è molto più importante la parte tattica senza dimenticare ovviamente la parte tecnica mentre nelle giovanili ritengo sia di assoluta importanza la parte tecnica di ogni giocatore. Un consiglio che posso dare ai nostri ragazzi è che per arrivare a livelli medio/alti o alti la cosa più importante è la capacità di ASCOLTARE tutti e tutto, cercando poi di rendere proprie le nozioni che soggettivamente possono essere quelle più importanti ( a tal proposito ecco qui un’interessante intervista ad un giorcatore NBA da leggere tutto di un fiato : https://www.basketuniverso.it/donovan-mitchell-ha-spiegato-come-riuscito-a-diventare-una-stella-nba/ ). -Ti abbiamo visto costantemente impegnato nei mesi estivi in palestra anche nei lavori di individuali con i ragazzi: quanto è importante , per chi ha voglia di migliorarsi, il lavoro tecnico e fisico in questa parte di stagione? Importantissimo, fondamentale, quasi l’unica cosa che conta. I ragazzi devono capire che il duro lavoro paga sempre e non si può solo lavorare quando le luci sono accese. Il lavoro che paga di più è quello fatto quando tutte le luci sono spente. -E’ stato un finale di stagione che ti ha visto presente in vari impegni, non solo in campionato, ma anche nella selezione del Bulgheroni, al camp e al torneo del Pilo (….oltre che sui libri per gli esami!), e appunto in palestra, senza mai perdere quell’entusiasmo che ti appartiene. La domanda che tutti si pongono è : come fai? Per caso sei un Super Eroe con la Z tatuata sul petto ? Se vi rivelassi il segreto non sarebbe più tale, diciamo che non esiste un solo Zanna e che il secondo si divide tra Gotham city e Azzano/Stezzano. Quindi niente lettere sul petto, solo animali. -Come allenatore che obiettivi ti poni a livello personale e all’interno dello staff del Divertibasket per il prossimo futuro? Sicuramente quello di mantenere il bellissimo gruppo che stiamo formando in questi anni, purtroppo è stato inserito un elemento di disturbo come Alessandro Padova a cui dovremo stare molto attenti. (NB: non sa quel che dice…) Ma il vero pregio a mio avviso dello staff Divertibasket è che siamo in continuo aggiornamento e questo ci fa sempre tornare a casa con idee nuove ed innovative. Anche per l’anno prossimo non ci tireremo indietro ….anzi, non vediamo l’ora! -Ti abbiamo visto nell’ultimo periodo protagonista anche come giocatore, partecipando ad alcuni tornei e vari allenamenti delle nostre squadre senior, dove hai messo in mostra il tuo bagaglio: tiro da fuori, assist di mano debole, difesa (forse) e soprattutto quel trash talking ormai poco in uso ma arma sempre letale. La stampa locale ti dà pronto per tornare a calcare il parquet, ci confermi questa indiscrezione? Dopo aver trascinato Padova in tutti i tornei estivi e aver vinto insieme a lui svariate gare di tiro da 3 posso soltanto dire che il basket mi ha ringraziato quando ho deciso di appendere le scarpe al chiodo. E poi è un gran bel chiodo, meglio lasciarlo li… a meno che… -Un saluto finale: Un super saluto a tutti i ragazzi della nostra società, soprattutto quelli che in questi mesi continuano ad allenarsi! Ci vediamo presto in palestra, sempre con un super sorriso in faccia! 1..2…3.. NINJA!