E’ il “Klay Thompson” del Palanozza, il Red Mamba di Stezzano, l’Ed Sheeran delle cene ….è tra i nostri elementi più rappresentativi, amato dai ragazzini, amico di tutti……il Dominoni ce l’abbiamo solo noi….e l’abbiamo intervistato!!
Ciao Domi, sappiamo che quest’anno porterai avanti il percorso come allenatore fatto con i 2005 , come ti sei trovato con i ragazzi del tuo gruppo nella stagione appena conclusa?
Ciao a tutti!!! La stagione appena conclusa è stata la mia prima da capo allenatore, non è stata semplice perché mi manca ancora tanta esperienza ma posso dire di essere super contento di avere ancora questo gruppo anche l’anno prossimo (loro magari un po’ meno, sanno che ogni tanto posso calcare la mano con i suicidi). Nonostante venissero da tre gruppi differenti, si sono legati subito tra di loro, vanno al cinema, al MCDonald, si trovano al sabato sera….insomma, tutto basta che non sia pallacanestro. Scherzi a parte, essendo un gruppo nuovo, ci sono stati alti e bassi parlando di risultati ma a livello di gruppo, sono sempre restati molto uniti, cosa non facile da trovare!!!
Sei assolutamente ben voluto qui : come giocatore cresciuto “in loco” e negli ultimi anni anche come allenatore per coltivare l’entusiasmo in palestra dei più piccoli: quanto è importante questo aspetto per te?
Quando si dice che ad azzano c’è un gruppo unito, non si parla solo di staff o di giocatori ma di tutto l’ambiente Azzanese Basket. Dalla dirigenza ai genitori, c’è sempre qualcuno pronto a sostenerti o a d arti una mano. Crescere in loco o venire da fuori non importa, se dai il 100 % in tutto, genitori e ragazzi sono i primi a fare il tifo per te. Basta vedere le partite della seconda divisione e della promo, in cui giocano diversi allenatori e istruttori minibasket, dove ci sono tanti ragazzi pronti a fare il tifo per il proprio a llenatore/istrut tore/assistente.
Gira voce, a proposito di squadre senior, che sei talmente richiesto dalle varie squadre, che Lorenzi e Barcatta si sono sfidati uno contro uno al campetto per poter avere le tue prestazioni in campo, è vero?
Sfatiamo subito questo mito… in realta stanno facendo a gara per NON avermi in gruppo, dicono che non passo nemmeno l’acqua in panchina (in effetti, faccio riscaldamento con il mio amico muro, me la passa sempre). L’ultima volta che li ho visti, si stavano sfidando sui gradoni, dopo 4 giorni, nessuno aveva ancora mollato..quando si dice dare il 100%…
Come allenatore la tua presenza in palestra sarà sempre più costante,: come sarà l’impegno per il prossimo anno?
L’obiettivo sicuramente sarà di alzare sempre di più l’asticella, metterci qualcosa in più da la carica a tutti, soprattutto ai ragazzi che sono sempre presenti agli impegni extra partite. Danno una mano al BaskeTiAmo party, hanno sempre partecipato con entusiasmo alle presentazioni, sono presenti come assistenti durante l’anno in diversi gruppi. Insomma, sono dappertutto anche loro e non si stancano mai.
Adesso però usciamo un po’ fuori dal coro: tutti parlano bene (o forse soltanto noi) del fantastico staff del giovanile e minibasket….dicci la verità tu finalmente, è vero che tanti ragazzi dello staff sono diabolici, insopportabili e fastidiosi?
Sono molto contento di questa domanda cosi posso spiegare bene chi son o i buoni elementi e quelli di disturbo. Come già detto dai miei colleghi, c’è un nuovo arrivato (senza fare nomi, Ale Padova) che mette i bastoni tra le ruote un po a tutti. Il nostro povero responsabile pasti, Michele Zanetti, non sa più in quale ristorante sushi all you can eat portarci, nessuno vuole più far entrate Ale perché mangia anche i pesci finti negli acquari talmente ne è goloso.
Un altro ragazzo poco simpatico dello staff è Simo Lorenzi. Con la scusa di farci fare riunioni con lo staff allenatori per illustrarci il piano tecnico
per l’anno prossimo, per farci scaldare ci fa correre i suicidi sulle mani, se sbagliamo un passaggio, ci urla contro. L’ultima volta abbiamo trovato Barcatta nello sgabuzzino chiuso nella cesta dei palloni in preda a un attacco di panico e la Jess che puliva il campo con lo spazzolino.
Ultima domanda: sei il “Marco Bellinelli” della Seconda Divisione, è vero che nel tuo contratto milionario c’è la clausola di un milk shake ogni tripla che metti?
Quest’estate mi sono allenato a tirarle con i piedi e a occhi chiusi dalla spogliatoio perché ogni volta che segno aumentando la difficoltà, sono milkshake in più.
Anche se, devo ammetterlo, Barcatta pur di non farmi tirare, mi ha offerto un anno di consumazioni gratuite ovunque io vada. Nel dubbio ho accettato la clausola e le consumazioni, non ditelo al coach.
Un saluto finale!
Tra poco ricomincia la stagione, prometto che farò smaltire tutte le schifezze mangiate dai miei giocatori quest’estate. Scherzi a parte, belli carichi che tra meno di due settimane si ricomincia, buona conclusione di vacanze a tutti!!!