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Dopo aver intervistato “Zanna”, non possiamo che pubblicare quella di un suo stretto collega, nonchè amico (e  a volte anche nemico) : stiamo parlando ovviamente di Davide Barcatta!
Davide è sicuramente uno dei personaggi più riconosciuti nello staff Divertibasket, capace di variare in questi anni dal minibasket, al giovanile fino al mondo dei senior.
Lo abbiamo intervistato in questi giorni (corrompendolo con un paio di cene ovviamente), buona lettura!

 

Ciao Davide, è terminata poco tempo fa la tua stagione da capo-allenatore , raccontaci la tua esperienza!

Ciao Divertibasket, è stata una stagione veramente entusiasmante; a distanza di un anno penso di poter dire che la seconda divisione si sia rivelata un “progetto” vincente.

Un progetto che all’inizio presentava tantissimi punti interrogativi e una solida certezza: l25158305_1613325258752670_8373533454148338819_ne qualità umane dei ragazzi con cui avrei potuto lavorare nel corso della stagione.

In pochissimo tempo si è creata la giusta chimica tra tutte le componenti: in palestra ci si allenava con grande impegno grazie alla grande disponibilità e coesione della squadra.

Nel girone d’andata, terminato a 2 soli punti dalla capolista , abbiamo avuto ottime sensazioni a livello di crescita e amalgama collettiva.Nel girone di ritorno abbiamo incontrato qualche ostacolo in più: difficoltà fisiologiche ed ampiamente prevedibili per una squadra nuova, e gli infortuni magari non c’hanno aiutato , ma al di là di questo ciò che più mi ha colpito è stato il modo in cui il gruppo ha reagito ad ogni osta30630002_1740115336073661_5839154321203134464_ncolo, senza mai cercare facili alibi e trovando dentro di sé  la forza per superarli.

Infine i playoff… non importa la categoria in cui si gioca, i playoff trasmettono sempre e a tutti delle emozioni indimenticabili. Abbiamo terminato la stagione in gara 3 con Presezzo, con l’amaro in bocca per l’eliminazione ma con la consapevolezza e l’orgoglio di poter dire di aver dato il 100% fino alla fine. Da qui bisognerà ripartire.

 

L’anno prossimo, oltre il gruppo 2003, allenerai ancora la Seconda divisione: che obbiettivi ti poni con entrambi i gruppi?

Per rispondere prendo in prestito un conc18157531_1264789383619361_3467622740173951377_netto dal libro di coach Krzyewski: “Dobbiamo abituarci a fare le cose al meglio delle nostre capacità. Se siamo in grado di farlo, il resto verrà di conseguenza. Cerco di non mettere troppa pressione sulla loro prestazione: i giocatori devono amare la loro performance. Voglio che scendano in campo sicuri delle loro capacità e che ogni membro della squadra pensi “posso farlo”.

E’ un concetto vastissimo, un mix tra consapevolezza, determinazione e divertimento. Se riusciamo  a passare questo messaggio, anche in piccola parte, otterremo  una grande vittoria, a prescindere da ciò che dirà il tabellone finale.

L’obiettivo primario per la Seconda Divisione era e rimane comunque l’organizzazione di un primo giro a Lourdes e sperare che sia sufficiente!

Da un po’ di anni sei ormai “uno di noi”,  racconta cosa vuol dire per te  essere un allenatore dell’Azzanese, e quali sono invece i tuoi obbiettivi  a livello personale per la prossima stagione

Ebbene si, il prossimo sarà l’ottavo anno in questa società. E questo basta a spiegare l’enorme pazienza che c’è ad Azzano/Stezzano!

La verità è che abbiamo creato un bellissimo gruppo tra allenatori e istruttori, stiamo bene insieme e ci divertiamo a fare quello che facciamo. Ogni anno cerchiamo di migliorarci, analizzando quello che è andato bene o meno bene nella stagione precedente, ci aggiorniamo e proviamo a offrire q12651309_10207166337811811_7027587629229475945_nuella che ci sembra essere la proposta migliore per i ragazzi e per le loro famiglie.

A livello personale, faccio riferimento alla risposta precedente: cercare di far sempre le cose al meglio. Significa, da un punto di vista di lavoro sul campo, impegnarsi per portare in palestra allenamenti sempre più stimolanti e con situazioni simil-partita. Extra-campo invece, far capire sempre più che giocare in questa società non significa fare 2-3 allenamenti, partita e stop. Bisogna viverla ed essere disponibili a partecipare alle varie iniziative: vale per tutti, ma in particolare per i ragazzi delle squadre senior. Se la Promozione e la Seconda si danno da fare, i più giovani li prendono come esempio e li “imitano”. E’ un circolo virtuoso.

  Domanda extra: dicono che sei uno dei più “indomabili” quando ci sono le cene di staff dopo le riunioni. Sei carico anche per quest’anno? Con Zanna è sempre gran battaglia a tavola si dice!

Ho letto la struggente intervista di Zanna (con attenzione particolare al capitolo cene) e ho percepito le difficoltà che sta riscontrando a portare avanti il suo compito; solo adesso mi rendo conto dell’enorme peso che sta portando sulle sue spalle. Ma vi posso confermare che è tutto vero!! In questi anni si sono viste scene incredibili: gente che va al sushi per prendere le patatine fritte, gente celiaca che si dimentica di esserlo, o chi millanta di essere a dieta ma una volta che si siede a tavola… 

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Insomma, un lavoraccio. Per fortuna abbiamo un responsabile ad hoc che in modo molto democratico ascolta le proposte di tutti, per poi decidere autonomamente. Ovviamente sono un fiero sostenitore delle cene post-riunione, e sono particolarmente carico perché so che l’arrivo di Ale Padova (col suo proverbiale amore per uramaki e sashimi) ci aiuterà a perorare la nostra causa.

 Con la Seconda Divisione avete raggiunto i play-off, e sfiorato le finali , grazie anche ad un grande coinvolgimento di pubblico , quest’anno puntate a ripetervi?

E’ stata in assoluto una tra le note più positive della nostra stagione. Fin dall’inizio abbiamo pensato a come coinvolgere più pubblico possibile, e partita dopo partita i risultati sono stati sempre più sorprendenti. Vedere tanti bambini del nostro minibasket e ragazzi delle giovanili sulle tribune ci ha dato sicu25550151_1620100718075124_3777554418105352935_nramente una carica extra, ma non vogliamo assolutamente accontentarci.

Ci teniamo veramente tanto, il Palanozza deve essere una palestra sempre più “calda” (sempre con correttezza e rispetto per tutti) quando giocano le nostre prime squadre.

Abbiamo già in mente tante nuove idee, anche se per ora non posso anticipare nulla: posso solo dire che la Domi&Vano Production è stata rinnovata per un’altra stagione….preparatevi…!

-Un saluto finale: 

Un saluto a tutta l’Azzanese basket Stezzano, in particolare ai nostri ragazzi. Godetevi al massimo queste settimane di vacanza per riposarvi e ricaricare le batterie, tra meno di un mese si riparte, noi siamo a dir poco carichi… e voi?!38438029_1889721591113034_6071674448925163520_n

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By / on Ago 06, 2018

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