BREMBADDA 75
BASKET STEZZANO 60
18 -11 / 18-17 / 22-15 / 17-17
Prima giornata del girone di qualificazione per i nostri U16.
I parziali dei singoli quarti sono il riflesso speculare di quello che è accaduto in campo nelle singole frazioni di gioco. Un rendimento alterno e un livello di attenzione non sempre costante.
L’atteggiamento di partenza è promettente. Un discreto livello di aggressività offensiva e difensiva ci permettono di mantenere il punteggio in sostanziale equilibrio per buona parte della prima frazione. Qualche errore di troppo sotto il tabellone, una eccessiva frenesia nel voler cercare subito una soluzione dopo il primo passaggio e alcune disattenzioni sulle penetrazioni avversarie. Siamo un po’ tesi, ma ci sta! E’ la prima di campionato! Chiudiamo a -7!
Nel secondo quarto troviamo più soluzioni in contropiede, a difesa schierata la palla a spicchi gira con più fluidità e gli spazi per penetrare e tirare da fuori sono più liberi e ampi. Perdiamo qualche pallone di troppo, in particolare sul primo passaggio di apertura dopo il rimbalzo difensivo, e, al riposo lungo, siamo sotto di 8. Tutto è ancora da decidere!
L’ articolo n° della “Legge della pallacanestro” recita quanto segue:
Art.“L’inizio del terzo quarto è, solitamente, decisivo per determinare, nel bene e nel male le sorti di una partita.”
Sabato abbiamo avuto conferma che anche articoli anonimi di leggi non scritte, hanno validità e trovano conferme sul campo di gioco. Le piccole disattenzioni dei precedenti quarti diventano sensibili mancanze.
Non rientriamo in difesa e subiamo il rapido contropiede avversario consentendogli di fare punti nel modo più semplice e veloce che ci sia. In fase offensiva pallone fermo e statici i giocatori senza palla. Questo agevola i nostri antagonisti nel mantenere, senza particolari sforzi, l’equilibrio difensivo. Conclusioni affrettate e non proporzionate. Fine terzo quarto a – 15.
Nell’ultimo quarto ci ridestiamo dal nostro stato letargico e in campo si vede una buona reazione di orgoglio. Difendiamo come lupi il nostro territorio, ci buttiamo su ogni pallone che striscia come avvoltoi su di una carogna ancora agonizzante. In attacco corriamo di più e meglio in contropiede e ci rifacciamo sotto nel punteggio tornado a -10 a 3 minuti dalla fine. Il tempo per recuperare non è molto, ma i ragazzi giocano i minuti più entusiasmanti dell’intero incontro. Alla fine dobbiamo alzare bandiera bianca. I giocatori in campo sono stremati e i nostri avversari sono bravi a controllare la partita e a approfittare di ogni palla recuperata. La prima è andata! “Mandare giù dallo scarico” diceva Dan Peterson.